IL VIGILE PICCHIATELLO DI CORSO ITALIA.
C'è stato un periodo della mia vita in cui l'ho braccato come fossi un maniaco; giravo in auto con la videocamera nel cruscotto, passando volutamente da Corso Italia con la speranza di vederlo all'opera. Oggi, con i moderni e benedetti smartphone che ci ritroviamo, l'ho potuto finalmente beccare comodamente, nella sua piena attivita "istituzionale". Il Personaggio è imperdibile, anche se il mio è un tipico esempio di ... sbaddu. Ve lo propongo, in tutta la sua classe: il vigile mancato di Catania! Lo chiamano "u Nannu pazzu do viali" o "Miciu u sbirru". Sembra che sia uscito di senno quando, in passato, fu scartato a un concorso per guardia municipale. Per lui le stellette erano davvero una fissa e così, da allora, ha fatto quello che ha sempre desiderato ma senza divisa e palette. Vederlo all'opera è uno spasso perchè, al contrario di quesi famosi agenti americani che dirigono il traffico facendo spettacolo, lui aggiunge mosse particolari, fantasia, cazziatone agli automobilisti lenti al passaggio e meravigliose giravolte che si è inventato nel corso della sua lunga carriera. Il bello è vedere la sua faccia beata con le braccia al cielo, come se salisse in estasi in paradiso, quando dà il segnale del "Via" a tutte gli automobilisti che partono, convinto di essere stato lui a dare il comando. Abita a Picanello. Se si sente in forma, assieme al suo coetaneo assistente (non so se campa ancora) matto come lui, monta a bordo del bus 830 che lo porta all'incrocio fra Corso Italia e Viale Vittorio Veneto e "prende servizio" fra l'ilarità di passanti ed automobilisti e gli occhi rassegnati dei veri vigili di turno.
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