James Paul McCartney: Detentore di alcuni invidiabili record, tutti rigorosamente iscritti nel Guinness dei primati (compositore ed esecutore di maggior successo, autore del maggior numero di dischi d'oro nella storia del rock), Paul McCartney (nato a Liverpool nel 1942) è con John Lennon il responsabile dell'eccezionale fenomeno Beatles. McCartney è figlio d'arte, il padre fu direttore della Jim Mac Jazz Band nel periodo anteguerra. Nel 1956 la madre muore e la perdita spinge il giovanissimo Paul verso la musica. Compra poco dopo la sua prima chitarra e incontra John Lennon, col quale forma i Quarrymen. Nel 1962 nascono i Beatles, il gruppo che più di ogni altro cambierà la storia del rock. Lennon e McCartney sono i principali responsabili della fortuna del gruppo. Il primo, all'apparenza almeno, è il portavoce, intellettuale e polemico, del gruppo mentre McCartney rappresenta il lato più "leggero", frivolo e romantico. E' una critica che verrà periodicamente rivolta all'artista anche nel corso della sua carriera solista. Alla fine dei '60 il fragile equilibrio all'interno dei Beatles è spezzato e molte sono le iniziative individuali. Già nel 1967 McCartney ha scritto la colonna sonora del film Family Way, suo primo lavoro al di fuori dell'ambito Beatles. Nel marzo 1969, l'artista sposa Linda Louise Eastman (nata nel 1942, USA), erede dell'impero fotografico Kodak. Nell'aprile 1970, McCartney annuncia la sua separazione dai Favolosi Quattro, con strascichi legali che dureranno a lungo. L'annuncio coincide con l'esordio come solista, poche settimane prima dell'uscita di "Let It Be", ultimo album ufficiale dei Beatles. "Mc Cartney" è una sorta di ellepì "fatto in casa"; Paul si cimenta con tutti gli strumenti mentre la moglie Linda contribuisce alle parti vocali. Il disco ha un'accoglienza tiepida; i primi, grandi trionfi mondiali sono rimandati all'anno successivo, con Another Day e Uncle Albert (n. 1 in America). Nel disco "Ram", fra l'altro, vi è un velato attacco a John Lennon (almeno così sostenne la stampa) che rispondeva così ad How Do You Sleep. Nell'estate 1971 McCartney allestisce la sua prima touring band, con la moglie Linda, Denny Seiwell (gia sessionman in Ram) e Denny Laine (n. 1944, GB, vero nome Brian Hines), chitarrista dei gloriosi Moody Blues ai tempi di Go Now. La band si ribattezza Wings per la pubblicazione di "Wild Life", generalmente considerato uno dei punti più bassi dell'intera produzione dell'artista. Agli inizi del 1972 entra in formazione Henry McCullough (dalla Grease Band di Joe Cocker) per le sessions di Give Ireland Back To The Irish, evidente tentativo di recuperare i favori della critica con un maggior impegno, questa volta politico. Il brano trae spunto dall'eccidio di civili irlandesi del 3 gennaio 1972; quella domenica, passata alla storia come "bloody sunday", sarà poi ricordata da numerosi altri artisti, tra cui John Lennon e più di recente gli U2. Nel 1973 Paul torna prepotentemente in classifica col tema del film Live And Let Die (007- Vivi e lascia morire), un colossale successo mondiale che riporta l'artista ai vecchi fasti. Per tutto il 1973 i Wings appaiono in shows televisivi e si esibiscono in tournèe. In luglio Seiwell e McCullough lasciano e i tre restanti (Paul, Linda e Laine) si trasferiscono a Lagos, Nigeria, agli studi di Ginger Baker, per registrare "Band on the run". L'album segna la definitiva consacrazione dell'artista a top star del rock, resta in classifica per oltre due anni e lo riconcilia con la critica. Alla fine dell'anno i tre iniziano a lavorare a un album "solo" di Linda McCartney, mai ultimato. Da quelle sessions usciranno soltanto due brani, editi anni dopo con lo pseudonimo di Suzy & The Red Stripes: Seaside Woman e B Side To Seaside. Nel novembre 1973 Denny Laine pubblica "Aah Laine", suo primo album da solista. Con l'ingresso di Jimmy McCulloch (Thunderclap Newman, Stone The Crows) e Geoff Britton, nasce una nuova edizione dei Wings; entrambi partecipano alle registrazioni di Walking In The Park With Eloise, un brano scritto parecchi anni prima dal padre di Paul, James McCartney, e pubblicato sotto la sigla Country Hams (Chet Atkins alla chitarra e Floyd Kramer al piano). Agli inizi del 1975 Joe English subentra a Britton e il gruppo, dopo la pubblicazione di "Wings at the speed of sound", si imbarca in un colossale tour mondiale, uno dei più lunghi della storia del rock, che dura oltre un anno e si conclude con tre serate londinesi a Wembley. I momenti migliori dello show sono raccolti sul triplo "Wings over America". Alla fine del 1977 i Wings sono nuovamente ridotti a trio. McCulloch partecipa alla reunion degli Small Faces e English va coi Sea Level; entrambi compaiono comunque in alcuni brani di "London Town" (McCulloch verrà trovato morto a Londra nel settembre 1979, per cause ignote). Per parte del 1977 e del 1978 i Wings vivono un periodo di relativa inattività discografica, rotta soltanto dalla pubblicazione di "London Town" e di "Holly Days". Quest'ultimo è un disco di Laine composto interamente da canzoni di Buddy Holly: l'amore per il grande rocker texano e condiviso anche da McCartney, che con i suoi favolosi proventi acquista i diritti mondiali dell'intero repertorio di quel maestro. Agli inizi del 1979 Paul firma un contratto per la Columbia americana giudicato tra i più lucrosi della storia del rock. Poi, dopo nuovi innesti in organico (Steve Holly e Laurence Juber), i Wings lavorano a "Back to the egg", ultimo album sotto quella sigla. In due brani del disco, McCartney schiera una grande formazione di all star, denominata Rockestra, con molti nomi della scena inglese tra cui David Gilmour, Pete Townshend, John Bonham, Ronnie Lane, Gary Brooker; una seconda edizione di quel gruppo si esibirà al benefit per la Cambogia del dicembre 1979. Nel gennaio 1980 McCartney viene arrestato all'aeroporto di Tokyo per possesso di marijuana (un altro arresto lo aveva già subito anni prima); il fatto suscita scalpore in tutto il mondo. Quattro mesi dopo McCartney ritorna in versione "solo": "Mc Cartney II" conclude il ciclo ideale iniziato con "Mc Cartney". Nell'aprile 1981 Denny Laine abbandona i Wings, ufficializzando una fine già da molti intuita. Tra prove discografiche alterne e astute collaborazioni (Stevie Wonder, Michael Jackson), McCartney continuerà al vertice come solista per tutti gli '80. Ripresa l'attività live dopo più dieci anni, Paul conclude la tournèe a supporto di Flowers In TheDirt: prima regala due significative esibizioni, una a Liverpool dove esegue un emozionante medley dedicato a John Lennon, composto da Help!, Strawberry Fields Forever e Give Peace A Chance, e l'altra a Londra, come testimonia "Unplugged" manifestazione di cui è promotore, quindi ufficializza tutto con il mastodontico "Tripping In The Live Fantastic" composto in gran parte dal repertorio Beatles. "Unplugged" invece è un piccolo sfizio, che involontariamente da il via a tutta una serie di pubblicazioni simili che coinvolgono artisti fra i più diversi, capace di citare vecchi classici (Be-Bop-A-Lula e San Francisco Bay Blues) e brani originali (compresa la prima composizione di Macca, I Lost My Little Girl, scritta all'età di quattordici anni). Lasciati i panni di forbito performer, McCartney si avventura in una operazione autocelebrativa ma non per questo priva di spunti interessanti. " Liverpool Oratorio" infatti è un'intera opera a carattere classico, scritta dal Beatle e dal direttore d'orchestra americano Carl Davis, sorta di autobiografia in musica, che non a caso copre un arco di tempo che va dal 1942 al 1990. La Prima di " Liverpool Oratorio", che vede impegnata la Royal Liverpool Philarmonic Orchestra in quel della Cattedrale di Liverpool (dal cui coro l'undicenne Paul venne respinto), riscuote un notevole successo di pubblico e di stima della critica. Ritornato nei panni pop, dà alle stampe "Off The Ground", che nulla aggiunge alle fortune di McCartney e dove è accompagnato dalla sua solita band. Nell'album comunque si contano collaborazioni prestigiose: quelle di Elvis Costello, con cui prosegue il sodalizio artistico (Mistress And Maid e The Lovers That Never Ware sono i due frutti della nuova intesa), di Carl Davis e di George Martin. A supporto del lavoro McCartney & Band partono per un nuovo tour mondiale che riscuote sempre grande successo e che frutta "Paul Is Live", ancora una volta in perfetto equilibrio fra il repertorio dei Favolosi Quattro e quello solista. Consolidato ulteriormente lo sconfinato successo con la "pausa Beatles" , McCartney vive un momento difficile a livello personale, dovuto alla malattia che sua moglie Linda dovrà affrontare, ma che purtroppo non riuscirà a sconfiggere. A inizio 1997 viene insignito del titolo di Sir da Sua Maestà la Regina Elisabetta II, quindi è pronto a pubblicare il nuovo album, procrastinato nel tempo vista l'intercorsa reunion dei Beatles. Il bellissimo "Flaming Pie" segue il canovaccio di opere soliste quali "McCartney" (1970) e "McCartney II" (1980), in quanto viene inciso pressoché in solitudine, anche se non mancano cammei di amici quali Ringo Starr, George Martin, Steve Miller, Jeff Lynne e naturalmente sua moglie Linda, che morirà di li a poco. Il lavoro è una piccola enciclopedia dell'operato dell'artista inglese, che indifferentemente passa da ballate rock e blues come Young Boy o Used To Be Bad, a brani con orchestra quali Beautiful Night o Somedays fino a pastellate escursioni folk come Calico Skies. Dopo l'uscita dell'album e la morte di Linda, Paul si è messo al lavoro su un progetto al quale sua moglie teneva: raccogliere il migliore materiale dei "Wings" e pubblicare un film e un CD, entrambi dal titolo "Wingspan" (apertura alare). L'antologia contiene il migliore materiale prodotto dal gruppo, che Paul e Linda formarono agli inizi degli anni settanta. Nel doppio CD sono contenuti 40 grossi successi; per tutti citiamo Live And Let Die, Let Me Roll It, Waterfalls, Maybe I'm Amazed, My Love e Junk. Nel frattempo Paul si è legato all'ex modella Heather Hills, e per i due si prevedono fiori d'arancio: Paul infatti le ha chiesto di sposarlo durante una breve vacanza nel suggestivo Lake District inglese; lei ha accettato senza indugi. Heather fu vittima di un incidente stradale dove perse una gamba, e da allora è impegnata sostenitrice della campagna contro le mine anti-uomo. http://web.tiscali.it/gmdfiles/
Intervista
esclusiva all'ex Beatle mentre presenta il dvd del tour "The space
within us". L'artista annuncia che sta lavorando a un nuovo disco
che uscirà tra sei mesi "Di
sicuro salirò sul palco con Starr. Forse molto presto" A
proposito di concerti, non crede sia arrivato il momento di lanciare un
bel messaggio suonando col suo antico partner Ringo Starr, l'unico
rimasto della clamorosa avventura? A
rivederla suonare nel dvd non si può fare a meno di pensare all'immenso
repertorio a cui può attingere. Alcune canzoni come "Eleanor Rigby"
e "Yesterday" ci sono sempre, altre cambiano di volta in
volta. Come decide le canzoni da eseguire? A
cosa pensa durante i concerti? Dopo tanti anni la sua disinvoltura è
totale, così naturale che potrebbe anche pensare ad altro... Cosa
vede di diverso oggi negli occhi della gente, rispetto ai vecchi tempi? Pensa
che la musica sia ancora una buona medicina per la gente? Da
qualche tempo la sua vita privata è particolarmente tormentata. La
musica è una buona medicina anche per lei? Le capita di suonare per conto suo o per gli amici?"Oh sì, spesso. Mi chiamano sempre a cantare alle feste dei bambini: è l'intrattenimento più economico che possano trovare, non costo molto, anzi non costo niente, e poi sì, suono spesso in giro per casa". Riesce
ancora ad avere ambizioni uno come lei che ha avuto ogni sorta di
riconoscimento, compreso il fatto che ha cantato in diretta "Good
day sunshine" per gli astronauti in orbita? Ricorda
il concerto di Roma ai Fori Imperiali come una serata speciale? Perché
non ne ha fatto un dvd? Sta
lavorando a cose nuove? Quando
cantava nei Sessanta sembrava impossibile che il rock potesse essere una
questione per sessantenni. Poi la percezione è cambiata. Si sente
ancora a suo agio sul palco a 64 anni? (2 dicembre 2006) - Repubblica.it LONDRA - Sir Paul McCartney compie settant'anni ma non ha alcuna intenzione di ritirarsi dalle scene: fresco del terzo matrimonio e nel pieno di un tour mondiale, «Macca» si è esibito in occasione del giubileo di Elisabetta II (forse l'unica istituzione britannica in grado di stargli alla pari) e sarà una delle star dell'apertura dei Giochi olimpici di Londra. Nuovo album nel 2013? - Unica concessione alla nostalgia, l'ultimo album «Kisses on the bottom»: canzoni che non guardano però all'epoca dei Beatles ma agli anni Trenta e Quaranta, in attesa di un nuovo album di studio che dovrebbe uscire entro il 2013 e il seguito del processo di rimasterizzazione dei suoi dischi da solista. Patrimonio di circa 500 milioni di euro - McCartney, che in una recente intervista al Daily Telegraph ha scartato qualsiasi ipotesi di un esilio dorato a Las Vegas, può intanto godersi la statistiche di una carriera iniziata (discograficamente) cinquant'anni fa: un patrimonio stimato a circa 500 milioni di euro (nonostante un costoso divorzio da Heather Mills), un miliardo di dischi venduti dai Fab Four, e la canzone più riprodotta da altri artisti di tutti i tempi, «Yesterday». 100 milioni di album venduti - Sessanta dischi d'oro, 100 milioni di album e 100 milioni di singoli venduti da solista. E una canzone, «Yesterday», ripresa da 2200 artisti. Sir Paul McCartney, cantante più ricco del mondo secondo la rivista Forbes, a dispetto della leggenda che da circa 35 anni ne annuncia periodicamente la morte, è impegnato nel tour mondiale «On the run», che mostra tutto il suo inesauribile entusiasmo. Per festeggiare il suo settantesimo compleanno, Paul e la terza moglie Nancy Shevell, sposata lo scorso ottobre, hanno scelto l'Italia. Secondo le indiscrezioni, la coppia è atterrata con un jet privato a Roma e poi ha raggiunto Montalcino, in Toscana. Un soggiorno superblindato presso il resort di lusso Castiglion del Bosco, nella villa centrale della tenuta. Il 30 giorno il ritorno sul palco - Molto probabile che in serata McCartney venga raggiunto dai figli Heather, Stella, James e Mary e dagli amici più cari, tra cui Ringo Starr. Terminati i festeggiamenti, Paul tornerà sul palco. Il 30 giugno e il primo luglio, infatti, è atteso alla Casa Arena di Horsens in Danimarca, prima di tornare a Londra, dove parteciperà alla cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici.
Stop alla carne, l'appello di Paul McCartney. E i vegetariani... Giovedì, 27 dicembre 2012 "Per le feste, niente carne". Paul McCartney si porta nuovamente sotto i riflettori della cronaca ambientalista, richiedendo un maggiore sforzo ai governi per il salvataggio del Pianeta. Un progetto di crescita condivisa che passi per l’abbandono definitivo della carne, vera piaga per la sussistenza dell’uomo in futuro. Non è certo un mistero l’impegno che l’ex Beatle da anni dimostra per dell’ambiente, comprovato non solo con una dieta rigidamente vegetariana e vegana, ma anche con numerosi progetti per la salvaguardia degli animali. L’occasione per la sua ennesima presa di posizione è la Conferenza sul Cambiamento Climatico di Doha, a cui il musicista ha indirizzato un’accorata lettera. La missiva, spedita ai due esperti Christiana Figueres H.E. Abdullah bin Hamad Al-Attiyah, chiede un maggiore impegno alla Conference of the Parties (COP) per l’abbandono completo della carne. La COP non è altro che l’organismo governativo della Convention on Biological Diversity, l’ente che studia il cambiamento climatico e come le attività dell’uomo abbiano un’impatto sulla biodiversità. Queste le parole del cantante: "Nonostante emergano sempre più prove a dimostrazione di come la crescita globale dell’industria della carne stia portano a conseguenze ambientali allarmanti, l’impatto dell’allevamento sul surriscaldamento globale non sembra essere stato preso in giusta considerazione dalla Conference of the Parties (COP). Pertanto richiedo di portare la questione all’attenzione di questa conferenza e vi incoraggio ad adottare policy e azioni individuali, come ad esempio un giorno a settimana privo di carne". Le Nazioni Unite hanno già riconosciuto l’importanza del progressivo abbandono della dieta onnivora, tanto che nell’ultimo incontro di Rio si è sostenuto come l’intera popolazione mondiale dovrà necessariamente divenire vegetariana entro il 2050. Un processo che appare come inevitabile, perché gli allevamenti stanno mettendo a repentaglio la sussistenza dell’uomo e del Pianeta con la deforestazione e delle emissioni di CO2 non più sostenibili. Già solo un giorno alla settimana “meat free”, ovvero privo di carne così come consiglia McCartney, sarebbe un buon inizio per intraprendere questo percorso di rinascita umana e ambientale. E arriva la ricerca rivoluzionaria sul sesso: i vegetariani sotto le coperte sono molto più focosi e, a quanto pare, è tutto merito di soia e tofu. Altro che bistecche e hamburger. La tesi è stata sostenuta da uno studente dell'Università di Berkeley in America e di recente pubblicata sulla rivista scientifica "Hormones and Behaviour"; la sua particolarità sta nel fatto di essere la prima a studiare la presenza di un qualsiasi tipo di legame tra i fitoestrogeni (gli ormoni del sesso che si trovano nei vegetali) e il comportamento dei primati. La scoperta ha dato la dimostrazione di come alcune particolari specie di ortaggi possono interagire positivamente sui livelli ormonali, aiutandoci così a migliorare le nostre prestazioni sessuali: un'argomentazione recentemente utilizzata durante le campagne animaliste della Peta. Un'affermazione che non può fare altro che sfatare un mito che negli anni è stato sempre seguito: quello dell'uomo che è virile solo in base alla quantità di carne che consuma. Donne alla lettura preparatevi: da questa sera, al vostro partner solo bistecche di soia e insalatine a base di tofu. A questo punto non ci rimane che testare nel campo. http://www.affaritaliani.it/cronache/stop-appello-di-paul-mccarthney.html
Paul, Ringo e George insieme per Linda I tre insieme dopo trent'anni per una messa in suffragio a Londra di RITA CELI
Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr di nuovo insieme in pubblico dopo trent'anni. Malgrado le proposte e le offerte ripetute nel tempo, dal 1969 i tre Beatles non avevano mai più accettato di cantare insieme. Eppure è successo stasera, ma solo davanti a ottocento persone radunate nella chiesa di St. Martin in the Fields, nel centro di Londra, per una veglia funebre in onore di Linda McCartney, scomparsa il 17 aprile dopo una lunga malattia. Un incontro storico, anche se in una triste occasione, voluto da Sir Paul che ha calorosamente invitato i due ex compagni di band. E i tre, insieme a Sting, Peter Gabriel, Pete Townshend, Elton John, e altre centinaia di persone, hanno cantato di nuovo insieme. La cerimonia, la prima dalla morte della moglie, è stata organizzata nei particolari da McCartney. Una sola cornamusa ha dato il via alla commemorazione, intonando Mull of Kintyre, una canzone dei Wings, scritta da Paul e Linda. Dopo alcune parole del reverendo Clare Herbert, la musica ha di nuovo invaso la chiesa con il quartetto d'archi Brodsky, che ha eseguito alcuni brani scritti da Paul per la moglie, come The lovely Linda, You gave me the answer, Warm and beautiful e My love. Quindi è stata la volta degli studenti del Liverpool institute of performing arts, la scuola fondata da McCartney, che hanno cantato e suonato alcuni pezzi della sinfonia di Paul, Standing Stone. Ancora poche parole, quelle del fotografo David Bailey, che si è affidato a una poesia di Spike Milligan, e un breve e toccante discorso di Pete Townshend, degli Who. Il coro della chiesa ha intonato Celebration, seguita dal ritornello di Blackbird, e finalmente è arrivato il momento più triste ma anche il più atteso: sono bastati pochi accordi, e i presenti hanno riconosciuto la canzone. Si sono alzati tutti in piedi, unendosi a Paul, George e Ringo, e hanno cantato a gran voce Let it be, scritta da McCartney per sua madre Mary, morta anche lei di cancro quando lui aveva 14 anni. Un omaggio dedicato alla memoria di Linda, ricordata da Sir Paul: "Era l'amore della mia vita, era la mia vita" ha detto, circondato dai suoi tre figli Mary (27 anni), Stella (26 anni) e James (21 anni), e dalla figlia che Linda aveva avuto dal suo primo matrimonio, Heather (36 anni). Quindi, con le lacrime agli occhi e la voce rotta dall'emozione ha cantato Linda, il brano scritto dall'amico di famiglia Jack Lawrence per Linda quando era una bambina, e che McCartney aveva inciso per la moglie in occasione del suo 45esimo compleanno. Nella chiesa, un imponente edificio nel quartiere dei teatri della capitale inglese, non erano ammesse telecamere o macchine fotografiche, per espressa richiesta della famiglia. Ma già dal pomeriggio all'esterno, in Trafalgar Square, accanto ai numerosi fan dei Beatles, appostati davanti ai portoni della chiesa, si sono dati appuntamento centinaia di difensori dei diritti degli animali, provenienti da ogni contea del paese e anche dall'estero, per sostenere una delle cause che Linda aveva sostenuto con maggior impegno nella sua vita. La moglie di Paul McCartney aveva dedicato gran parte della sua attività sociale alla protezione degli animali e all'alimentazione vegetariana, per la promozione della quale aveva fondato un'impresa oggi molto prospera. Erano esattamente trenta anni che Paul, George e Ringo non si facevano vedere in pubblico insieme. Dall'ultima esibizione dal vivo dei Beatles, nell'ormai lontanissimo 1969, quando il gruppo si esibì sul tetto degli studi di registrazione della Apple a Londra, in Saville Row. I tre hanno poi collaborato insieme all'imponente Anthology, la raccolta di cd e video che riattraversa, praticamente nei dettagli, l'intera carriera del gruppo. Del lungo lavoro che li ha visti di nuovo insieme, in cui hanno ripescato ricordi e inediti, rimane solo una foto, scattata nel '96, in occasione dell'uscita dell'atologia. La morte di Linda, considerata a suo tempo come una delle cause, insieme a Yoko Ono, dello scioglimento dei Beatles, li ha tristemente riuniti. I quattro erano comunque rimasti in contatto, e gli stessi rapporti tra le due mogli erano cresciuti con gli anni, secondo quanto ha affermato di recente la vedova di John Lennon in occasione della morte di Linda. Yoko Ono non era presente alla cerimonia, così come Julian, entrambi invitati. Un tumore al seno è stata la causa della scomparsa di Linda, avvenuta negli Stati Uniti all'età di 56 anni, trenta dei quali passati accanto a Paul. Le sue ceneri sono state disperse nella proprietà di famiglia nel Sussex, in Inghilterra. Paul McCartney non si era più fatto vedere in pubblico dalla morte della moglie. Qualche tempo fa era stato fotografato a Parigi mentre entrava nella cattedrale di Notre Dame. L'ex Beatle si trovava nella capitale francese per incontrare sua figlia Stella, che lavora come stilista per la casa d'alta moda Chloé. (8 giugno 1998) La Repubblica.it
LINDA E PAUL: UNA STORIA D'AMORE
JAMES MCCARTNEY. LA VITA DURA DEL FIGLIO DI UNA STAR CHE NON VUOLE VIVERE DI LUCE RIFLESSA.
Il figlio dell’ex beatle Paul McCartney ha trovato solo ora la sua strada - Ha sofferto perla pesante eredità paterna - Adesso fa il musicista, e ha rilasciato la sua prima vera intervista - Il momento peggiore è stata la morte della madre Linda, quando cominciò a drogarsi e si allontanò dal padre... Dal "Daily Mail" - a cura di Andrea Andrei per Dagospia http://dailym.ai/10ltf3z È dura essere figli di una star. Ed è ancora peggio se non si tratta di una star qualsiasi, ma di uno dei musicisti più importanti e famosi della storia del rock. Ma se poi al figlio piacerebbe fare lo stesso mestiere del padre, lì allora sono davvero guai. Lui, James McCartney, il più giovane dei tre figli nati da Paul e Linda McCartney, ci ha messo parecchio ad accettarlo e a trovare una sua dimensione. Mentre le sorelle Stella e Maria hanno trovato il successo l'una come stilista e l'altra come fotografa, James solo da qualche anno si è deciso a coltivare seriamente la sua passione: quella per la musica. E adesso che sta sostenendo un estenuante tour in 27 Stati degli Usa, finalmente si racconta, per la prima volta, al "Daily Mail". James dice di aver cominciato a suonare comparendo con un altro nome, proprio perché voleva sentirsi libero dalla pesante eredità del padre. Adesso che ha 35 anni e cha ha costruito un buon repertorio, ha deciso che avrebbe dato il via alla sua avventura da musicista non da figlio di papà (e che papà), ma proprio come il genitore fece con i Beatles ad Amburgo. Perciò James ha preso i suoi strumenti e insieme al manager, al tour manager e a una guardia del corpo è salito su un fugone, più economico dell'aereo, e ha cominciato a girare gli Stati Uniti per un tour che prevede 47 date, perlopiù in piccoli locali. Naturalmente, non soggiorna in alberghi lussuosi, ma in motel economici. In realtà non sono in molti a conoscere le sue canzoni, ma i locali sono sempre abbastanza pieni, forse perché la gente è incuriosita dal personaggio e, come al solito, vuole sapere se è all'altezza del padre.
Ma sia la musica cha la sua presenza scenica sul palco hanno poco a che vedere con quelle di Paul. Non perché siano peggio, ma perché sono profondamente diverse. È come se James volesse rimarcare che ormai anche lui ha trovato la sua strada, e che il suo cognome, almeno in campo artistico, è poco più di una coincidenza. La musica di James pian piano conquista gli ascoltatori, anche quelli che all'inizio restano delusi perché sul palco non c'è un Paul di trent'anni più giovane. C'è invece un ragazzo che canta delle canzoni molto più intimiste di quelle dei Beatles, e che se proprio si dovesse ritrovare in qualcuno dei fab four forse somiglierebbe più a George che a Paul o a John. D'altronde lo dice chiaro e tondo: "È difficile sopravvivere ai Beatles. Anche per papà, all'inizio, non è stato facile". E per James, a dispetto di quel che si potrebbe aspettare da un giovane nato e cresciuto in una delle famiglie più ricche e in vista del mondo, la vita non è stata affatto facile. Quando sua madre Linda morì, nel 1998, dopo aver combattuto contro un cancro al seno per tre anni, lui di anni ne aveva venti. "La prima notte che passammo senza di lei, dormii accanto a mio padre. Pensavo che per lui sarebbe stata troppo dura dormire da solo". Si preoccupava per il padre, James, ma quello che alla fine ha pagato di più l'assenza di Linda è stato proprio lui. Si buttò nella droga, finì addirittura in riabilitazione. Poi si fidanzò, a Brighton. Quando ruppe con la ragazza tornò a drogarsi. Anche i rapporti con il padre peggiorarono. Il percorso per uscire dal tunnel fu lungo e doloroso, e il riavvicinamento con Paul ci fu solo perché l'ex beatle nel 2007 si dovette sottoporre a un intervento chirurgico. Il baronetto si era appena lasciato con la modella Hether Mills, che James non ha mai sopportato. Da allora tutto è andato meglio. James ha finalmente messo la testa a posto, e il padre lo supporta nella sua carriera solista. Dice di apprezzare molto anche la nuova fidanzata di Paul, Nancy Shevell, che per lui è "come una seconda madre". Certo, la competizione con le sorelle c'è, soprattutto con Stella. "Ma lei opera in un altro settore". James ormai fa il musicista. Un musicista con un padre famoso.
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TITOLO DELL'LP | CASA DISCOGRAFICA | ANNO DI PUBBLICAZIONE | Collaborazioni con altri artisti | ANNO |
Mc CARTNEY | Apple | 1970 | ARTISTI VARI/ LIVE AND LET DIE | 1973 |
RAM | Apple | 1971 | MIKE McGEAR / McGEAR | 1974 |
WILD LIFE | Apple | 1971 | PERCY THRILLINGTON / THRILLINGTON | 1977 |
RED ROSE SPEEDWAY | Apple | 1973 | ARTISTI VARI / CONCERT FOR THE PEOPLE OF KAMPUCHEA | 1981 |
BAND ON THE RUN | Apple | 1973 | ARTISTI VARI /KNEBWORTH | 1990 |
VENUS AND MARS | Capitol | 1975 | ALLEN GINSBERG/THE BALLAD OF THE SKELETONS | 1996 |
WINGS AT THE SPEED OF SOUND | Parlophone | 1976 | ARTISTI VARI /HELP! | 1996 |
WINGS OVER AMERICA | Parlophone | 1976 | CARL PERKINS/GO CAT GO! | 1997 |
LONDON TOWN | Parlophone | 1978 | ||
WINGS GREATEST | Parlophone | 1978 | ||
BACK TO THE EGG | Parlophone | 1979 | ||
Mc CARTNEY II | Parlophone | 1980 | ||
TRIPPING IN THE LIVE FANTASTIC | Parlophone | 1990 | ||
UNPLUGGED (the official bootleg) | Parlophone | 1991 | ||
LIVERPOOL ORATORIO | EMI Classics | 1991 | ||
OFF THE GROUND | Parlophone | 1993 | ||
PAUL IS LIVE | Parlophone | 1993 | ||
FLAMING PIE | Parlophone | 1997 | ||
WINGSPAN | Parlophone | 2001 | ||
DRIVING RAIN | Parlophone | 2001 |
"Non fu tanto Brian Epstein a scoprire i Beatles, furono piuttosto i Beatles a scoprire Brian Epstein." |
"Il guaio è che gran parte della musica pop e dell'industria discografica è in mano a gente che non ne capisce un acca." |
"Penso che Happiness is a warm gun sia la mia canzone preferita dell'album The Beatles." |
"Non c'è nulla di più semplice di Love me do. Ricordo che io e John marinammo la scuola per scriverla." |
Non c'è modo di versare quattro milioni di sterline in India e di farlo legalmente |
PAUL IS DEAD?
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FATE COME PAUL (E COME ME), E DIVERTITEVI. ECCOVI UN REGALO: Abbey Road vuota.