Ringo
Starr (pseudonimo di Richard Starkey jr., Liverpool, Regno Unito, 7
luglio 1940), musicista, compositore, attore e cantante britannico. Dal
196 Dopo lo scioglimento del gruppo ha intrapreso una carriera individuale sia come musicista sia come attore cinematografico. Richard
Starkey imparò a suonare la batteria a diciassette anni, su uno
strumento avuto in regalo. Nel 1960 divenne batterista professionista e Buon ultimo - secondo alcuni a torto - nella gerarchia e nella popolarità all'interno dei Beatles, Ringo Starr brillò quasi sempre di luce riflessa, assumendo negli anni un ruolo di comprimario, un po' goffo e non molto attraente, in netto contrasto con le "splendenti" personalità dei più illustri colleghi. Per anni si limitò all'accompagnamento strumentale dei Favolosi e solo occasionalmente gli furono affidate parti vocali (Act Naturally, Boys, Yellow Submarine, With a Little Help From My Friends le più famose). Figura anche come autore in diversi album, tra cui The Beatles (Don't Pass Me By) e Abbey Road (Octopus's Garden). In
contrapposizione alla non particolarmente brillante personalità di
musicista, Starr vanta invece una discreta carriera cinematografica,
iniziata durante la carriera con i Beatles (Help! e A Hard Day's Night,
entrambi di Richard Lester, in Italia noti rispettivamente come Aiuto! e
Tutti per uno) e protrattasi durante tutti gli anni Settanta. A parte
quelli girati durante la parentesi beatlesiana, il primo film a cui
prese parte fu Candy (1968), nel quale ebbe una parte al fianco di
Charles Aznavour, Marlon Brando ed Eva Aulin. Poi recitò in The Magic
Christian (1969), con Peter Sellers e Raquel Welch. A
breve distanza seguì Beaucoups of Blues (1970), un album in tipico
stile country and western, che confermava la sua predilezione per uno
stile sostenuto e promosso già in alcune sue interpretazioni con i
Beatles. Nello stesso periodo Starr, pur mentre il gruppo di Liverpool si avviava allo scioglimento, apparve in molti dischi di suoi colleghi (ad esempio in alcuni di John Lennon e George Harrison). La scalata al successo e alle classifiche di vendita iniziò però solo con i singoli "It Don't Come Easy" (1971, presentata anche al Concerto per il Bangladesh organizzato da George Harrison nell'agosto dello stesso anno e con "Back Off Boogaloo" (1972), entrambe sue composizioni. L'attività
cinematografica lo ha visto apparire nel film western Blindman (1971) ed
impersonare Frank Zappa in 200 Motels (1971). Ha poi interpretato That'll
Be the Day con David Essex (1973); ha diretto anche il lungometraggio
Born to Boogie (1973), film biografico sulla vita di Marc Bolan. Il momento favorevole è continuato con l'album Goodnight Vienna (1974), che ha fruttato a Starr due altri successi importanti: l'interpretazione di Only You (il "sempreverde" dei Platters) e No No Song. Sul fronte cinematografico, invece, Starr ha proseguito la sua attività interpretando Son of Dracula (1974) con Harry Nilsson ed apparendo in un cameo in Lisztomania (1975), ancora al fianco di David Essex. Nel
1975 ha inaugurato una propria etichetta discografica Ring-O-Records,
per poi passare però alla statunitense Atlantic Records. Nel 1976 è
stato tra gli ospiti del The Last Waltz (L'ultimo walzer), concerto
d'addio del gruppo storico di Bob Dylan, The Band. Dall'evento venne poi
ricavato due anni dopo un film con il medesimo titolo, frutto della
registrazione integrale del concerto. Nel 1980 ha recitato come protagonista nel film Caveman al fianco di Barbara Bach. I due si sono sposati nell'aprile del 1981. Sul fronte discografico, dopo alcuni album mediocri della seconda metà degli anni Settanta, Starr ha pubblicato Stop and Smell the Roses (1981), realizzato con diversi produttori ed inciso in vari studi di registrazione. È stato il suo album migliore da anni e gli ha procurato l'ultimo ingresso in classifica con la canzone Wrack My Brain, prodotta da George Harrison. Successivamente,
il decennio degli '80, dal punto di vista musicale, lo ha visto
partecipare in più occasioni a dischi altrui e pubblicare un solo album
passato pressoché inosservato,Old Wave (1983), fra l'altro neppure
distribuito sui mercati inglese e americano. Si annovera anche qualche
comparsa in progetti cinematografici e televisivi. Gravi problemi di
alcolismo hanno segnato tutto il periodo motivando, in un certo qual
senso, la scarsa attività artistica. Il ritorno in studio si è avuto con Time Takes Time (1992), un buon lavoro prodotto da Don Was con special guest varie (le più sorprendenti sono state quelle dei Jellyfish e dei Posies). Le luci della ribalta si sono poi riaccese su di lui in occasione del lancio del progetto Anthology dei Beatles tra il 1995 ed il 1996 che, nonostante le critiche controverse, ha consolidato ulteriormente il mito della più famosa pop band del Novecento. Anche Vertical Man (1998) si è segnalato per il buon repertorio di brani, una ritrovata freschezza interpretativa ed un nutrito gruppo di all-star a supporto, tra cui Scott Weiland, Tom Petty, Alanis Morissette, Paul McCartney e George Harrison. Nell'album Ringo Starr ha fatto i conti col passato incidendo una nuova versione di Love Me Do, unico brano dei Beatles in cui - nell'incisione originale - non compariva ufficialmente alla batteria. I
Wanna Be Santa Claus, pubblicato nel 1999, è invece una raccolta di
standard natalizi, in cui Starr ha riproposto la vecchia incisione dei
Beatles Christmas Time Is Here Again ed altri classici. Due le canzoni
nuove da lui composte, la title-track e Dear Santa. Il batterista ha continuato, nel frattempo, ad esibirsi regolarmente dal vivo con la sua All-Starr Band, il cui organico si è rinnovato annualmente. I momenti migliori dei concerti sono stati poi raccolti nel cofanetto The Anthology... So Far (2001), uscito per celebrare il decimo anniversario della formazione. Nella
primavera del 2003 Starr ha quindi pubblicato l'album Ringo Rama, a cui
tra gli ospiti hanno partecipato Eric Clapton, David Gilmour e Willie
Nelson. Più recentemente è uscito Choose Love (2005).
Il figlio di Ringo suona con gli Oasis Uno Starkey con i Gallagher Musica: Ringo Starr, Il Figlio Suona La Batteria Con Gli Oasis Londra, 11 mag. - (Adnkronos) - Zak Starkey, figlio di Ringo Starr, si unira' agli Oasis nel corso del concerto che la band di Manchester terra' al Glastonbury Festival. Noel Gallagher, chitarrista degli Oasis, ha confermato che il 38enne batterista fara' parte della formazione in sostituzione di Alan White, il componente degli Oasis che nel gennaio scorso ha lasciato il gruppo. Non dovrebbe trattarsi, pero', di una sostituzione permanente: ''Se ci fa avere un autografo del padre, e' dentro la band'', ha scherzato Gallagher. Starkey ha suonato in precedenza anche nel corso di alcune esibizioni con gli Who e assieme al gruppo del padre Ringo. Il Festival di Glastonbury si terra' dal 25 al 27 giugno prossimi. Tra i musicisti che prenderanno parte alla rassegna, anche Paul McCartney.
Chi,
nel mondo, può permettersi di incidere un album a proprio nome con la
partecipazione diretta di John Lennon, Paul McCartney e George Harrison?
Spiegatelo ai detrattori di professione, quelli abituati a darsi un
contegno diffamando http://www.peninsula.eu/ringo.htm
1970 - Sentimental Journey
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