...e il Catania.
Ovvero quella che secondo le previsioni avrebbe dovuto essere la squadra dei sogni, la pi forte di tutti i tempi. Forse lo era davvero, perch gente quotata come Peruzzi, Leto e Monzon appariva ai pi esperti come degni sostituti di Marchese, Gomez ed altri partenti. Invece i nuovi arrivati hanno deluso le aspettative e presto abbiamo rimpianto la squadra dell'anno precedente. Purtroppo qualcosa non ha funzionato gi in partenza ed andata come tutti sappiamo.
Qualcuno dir che era quasi la stessa
compagine. Sbagliato. L'anno scorso Maran ha campato di rendita avendo
ereditato l'ossatura lasciata da Montella; poi aveva un Lodi motivato, un Almiron con le ossa a posto, una freccia di nome Marchese, Legrottaglie
con un anno in meno, Spolli a regime e soprattutto quel Gomez che era
una spina nel fianco per tutti. Quest'anno ha fallito clamorosamente
facendo vedere tutte le sue lacune di modesto tecnico. Sue sono le colpe delle ultime
partite, compresa l'importantissima partita col Torino in cui, dopo il
vantaggio, mette in atto la tipica mentalit "primo non prenderle" facendo
chiudere la squadra a riccio e incassando la sconfitta interna. Eppure non andata sempre cos, la serie cadetta l'abbiamo sfiorata due volte in passato, ma non ne avevamo fatto un dramma come quest'anno. La tifoseria uno strano serpente dei sentimenti. Quando c'era da gridare contro Lo Monaco, Pulvirenti era lo zio Nino, il grande presidente, quello che era tutti noi per sempre. Appena qualcosa andato storto in molti gli hanno voltato le spalle, anche perch si aspettavano da lui solo tre parole: SCUSATEMI, HO SGAGLIATO. Gli mancato quel pizzico di umilt per arruffianarsi le curve, avrebbe dovuto dichiararlo e non l'ha fatto; cos l'ex Direttore viene supplicato di ritornare a Catania per sostituire il "tronista" Cosentino e il Presidente diventa il maggiore responsabile della penosa stagione del Catania Calcio, coprendolo anche di offese e insulti personali al limite della decenza.
Gli sbagli che la Societ ha fatto,
secondo il mio modesto parere, sono stati: 2) affidare la regia della squadra a un ragazzo di 21 anni oggi fortunatamente al Torino, senza Lodi, l'infortunato Almiron e un Guarente meglio perderlo che trovarlo. 3) intestardirsi a far giocare Andujar titolare, certamente premuta dagli interessi del suo agente che mai avrebbe voluto perdere per il suo assistito l'occasione dei Mondiali. Chi ha permesso questo non ha fatto gli interessi della Societ. Il portiere, poi, andato via lo stesso per pochi spiccioli 4) sostituire Maran con De Canio. Basta leggere il curriculum di Mourinho (come lo chiamavano nello spogliatoio) per capire dove si stava andando a cozzare. Dopo Giampaolo, il pi scarso allenatore della nostra storia 5) richiamare Maran (errore importantissimo, non aveva pi senso) e, ancor pi grave, non sostiuirlo in tempo con Pellegrino. Se ci avessero pensato una settimana prima di Catania-Torino, oggi non saremmo qui a piangere ma salvi, a un punto sopra il Sassuolo. 6) mancare di scendere almeno di un gradino dal piedistallo onde ricucire i rapporti con la tifoseria. Sbaglio ancor pi grande le maglie regalate alla curva dopo una stagione di silenzi stampa e assoluta superbia con i tifosi. Finalmente abbiamo finito di soffrire, com' finito quel tormentone secondo il quale Pulvirenti avrebbe voluto la retrocessione per ottenere i soldi del "paracadute". Una leggenda metropolitana che per mesi ha girato in citt nei bar, nelle piazze, unitamente alla favola dei contributi per lo stadio nuovo. Come pu un presidente far retrocedere la sua squadra per soli 12 milioni di euro, UNA TANTUM e diluiti in tre anni, sapendo che gi dall'ultima gara di serie A perder circa 30 milioni ANNUI (cash!) di diritti televisivi? E' pazzo? L'ha pure spiegata sul giornale, in Tv. Niente da fare. Non si sono convinti: Nino voleva la serie B perch gli conveniva cos, perch con arroganza non ha ammesso i propri sbagli, perch andare in serie B va bene s ma con dignit, per l'attaccamento alla maglia, ecc. I catanesi sono fatti cos, o tutto o niente. Quelle permanenze standard in serie A di squadre come Udinese, Atalanta, Cagliari che si assicurano tranquille salvezze per concludere noiosi campionati con prestazioni balneari, non fa al caso ai catanesi, non roba per loro. A loro piace tanto soffrire, che sia scudetto, postazioni in Europa o addirittura salvezze. Tutto va bene, ma non la noia. Per questioni genetiche, godono all'inverosimile per la conquista di qualcosa all'ultimo secondo, con le coronarie che stanno per scoppiare, le tempie ingrossate da un'altissima pressione arteriosa e valori di adrenalina preoccupanti. Anelano qualsiasi conquista all'ultimo secondo e festeggiarla per le strade catanesi come si fa a Rio per il carnevale, che sia scudetto o salvezza. Per questo, in caso di ipotetico ripescaggio ai danni del Cagliari, preferirebbero la serie B. Per questo li amo, regalando loro un miniposter riepilogativo a ricordo degli anni di serie A del ciclo Pulvirenti, raffigurante la mia "formazione ideale" con panchina e staff tecnico.
Le prestazioni balneari che si sono
viste quest'anno in serie A sono state davvero scandalose, senza alcun
rispetto per chi paga il biglietto o l'abbonamento. Non possibile vedere rimonte come il nostro concorrente Sassuolo che chiude il suo disastroso girone di ritorno con una media da Barcellona. 13 punti in 6 partite. Di colpo, arcigni difensori di squadre blasonate, che durante l'anno erano guerrieri insormontabili, diventano all'improvviso mammolette per la gioia di Berardi, Zaza & co. Nemmeno la Borgorosso del mitico Presidente arriv a tale miracolo! Dopo anni, un ciclo finito, molti campioni che conosciamo andranno via e, nel bene e nel male, li ricorderemo per sempre come abbiamo fatto con Cineshino, Fogli, Calvanese, Magari li rivedremo in una partita di vecchie glorie e li riabbracceremo dimenticando pure di averli chiamati sporchi mercenari. E comunque un ritorno in serie B ci pu anche stare. Negli ultimi anni, un po' a turno, ci sono andate Samp, Palermo, Bologna, Torino, Chievo, Verona. Ma in passato anche grandi come Milan, Napoli e Juve. Pech non potevamo andarci anche noi? Non la fine del mondo e non c'entra niente il declassamento della citt, come dicono alcuni. In nove anni di serie A non ho mai visto la citt di Catania a pari passo con la squadra. Spero che l'anno prossimo anche Catania (popolo compreso) faccia un salto di categoria assieme alla sua squadra di calcio alla quale auguro i migliori auguri per una pronta risalita senza cambi in corsa e con Maurizio Pellegrino in conferenza stampa, all'ultima giornata, annunciante la promozione. Ci vediamo l'anno prossimo, ma per questo sito non sar la stessa cosa. Forza Catania, sempre! |
ecco quello successo quest'anno:
la formazione tipo
LA SITUAZIONE ALL'AEROPORTO AD INIZIO CAMPIONATO
HANNO LASCIATO CATANIA A GENNAIO 2015
AVVICENDAMENTI
serie B 2018-19
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