Oggi siamo nello Utah, fra le montagne che facevano da nascondiglio a Jasse James e Buth Cassidy per sfuggire alla legge del lontano Ovest. Meglio conosciuto come Far West. Già il suo nome evoca nella nostra fantasia chissà quali duelli o quali leggendari personaggi. Si tratta di quel territorio americano che si estende tra le Montagne Rocciose e la costa del Pacifico. In particolare lo Utah, ma anche l'Arizona, il Wyoming, il Nevada, l'Idaho, l'Oregon, Washington e soprattutto la California che ai tempi della "febbre" fu presa d’assalto dai cercatori d’oro e che per questo si guadagnò il nome di Golden State. Messi tutti assieme, questi Stati rappresentavano l’ultima “frontiera” americana, allora soltanto sognata dall'uomo bianco.
Vista di persona l'immensità di quella terra, immaginandola oggi come allora tutta da conquistare con gli impervi terreni da percorrere e le ostilità (obiettive) incontrate durante il percorso, questa pagina la dedico a tutti quegli uomini e alle loro famiglie, i cosiddetti pionieri, che con grandissimo coraggio e i loro sacrifici spesso macchiati di sangue hanno fatto quei necessari "passi da gigante" in avanti per costruire un grande Paese i cui orizzonti si perdevano a vista d'occhio ma che a quel tempo facevano presagire soltanto incognite, buone e cattive. Quei pionieri le hanno affrontate di petto, mettendo quotidianamente sulle loro spalle tutti i pro e i contro di quelle incognite; perchè più non sapevano che c'era "oltre" quell'immane quantità di prateria che aspettava soltanto di essere cavalcata, più scorgevano miglia e miglia di manna dal cielo che lassù qualcuno (non certo Manitù) aveva messo loro a disposizione e ..... più aumentava il loro spirito di conquista. Dall'impavido coraggio di quei pionieri nacque lo spirito del West americano. Un mito che sopravvive fino ai giorni nostri. Dopo simili gesta, la conseguente nascita di una grande Nazione è stato soltanto un piccolissimo passo. Breve, brevissimo. (Mimmo Rapisarda) |
|
L'EPOPEA DEI PIONIERI.
L'espansione
a ovest da parte di coloni europei iniziò nel 1763 quasi casualmente,
quando al termine della guerra dei Sette anni la Francia cedette alla
Gran Bretagna il Canada e il nordovest, conservando il controllo delle
isole di Saint-Pierre, Miquelon, Guadalupa e Martinica. Dopo la guerra
di indipendenza americana, il Louisiana Purchase (acquisto della
Louisiana, 1803) praticamente raddoppiò il territorio statunitense, un
fatto la cui portata venne inizialmente sottovalutata in quanto lo scopo
precipuo dell'acquisto era stato quello di ottenere uno sbocco al mare
attraverso il fiume Mississippi. Gli Stati uniti ampliarono i propri
territori in misura molto maggiore di ogni altra nazione. Le lotte e le
altre vicissitudini
L.Cremoni (J.C. Parish, Reflections on the Nature of the Western Movement, "Proceedings of the Pacific Coast Branch", American Historical Association, 1930) |
Il
West tra mito e leggenda Sebbene il fascino del selvaggio West, o Wild West, per dirlo all’americana, sia un argomento capace di stuzzicare la curiosità e l’interesse di giovani e meno giovani, è solo mediante una precisa e costante ricerca della conoscenza dei fatti che si possono interpretare quei drammatici anni che segnarono l’America del tempo e quella moderna.
|
|
Far West: Mito Necessario di Bruna Taravello
C'era
una volta il mito del west e della frontiera, c'è ancora e forse non se
ne è mai veramente andato: aiutato dalla scarsa fantasia dei Eppure i Rockies, chiamati così per la posizione a ridosso delle Montagne Rocciose, sono fra i pochi stati che possono vantare una popolazione e un'economia costantemente in crescita, pur avendo un livello di reddito pro capite ancora molto inferiore a quello medio americano. Qui si sono trasferite numerose aziende dalla California, attratte dal basso costo dei terreni e dalla tranquilla situazione politica: il Colorado ha segnato per due anni consecutivi il tasso di crescita più alto del paese ed è anche esploso il numero degli abitanti, sempre in termini relativi s'intende.Nel divertente libro di Bill Bryson "America perduta" è ben raccontato lo spaesamento che prende il turista quando scopre che città dai nomi evocativi, ripetutamente protagoniste di film e libri di ogni genere, non sono altro che piccoli centri con immensi negozi di souvenirs e gadgets di dubbio gusto che riproducono il monte Rushmore o la battaglia di Little Big Horn. L'individualismo tipico della cultura americana qui è portato ai suoi massimi livelli: in Montana i limiti di velocità sono stati alzati di 20 miglia orarie rispetto al resto del paese e le pene per chi trasgredisce sono ridicole; nel Wyoming, il più fieramente western degli stati del west, il locale Parlamento ha dovuto emanare un'apposita ordinanza per obbligare i legislatori a non entrare armati nell'aula e a depositare le pistole al bancone. Ancora, qui il diritto alla caccia e alla pesca è stato inserito nella Costituzione con un apposito referendum. Ecco, questi sono gli abitanti di queste terre, i figli di quei pionieri che si spinsero oltre la frontiera, una linea immaginaria che separava la civiltà dal nulla dei grandi territori, insidiosi ma anche fertili, ricchi di materie prime e di spazi liberi: qui non contava la tua origine ma quello che sapevi fare con le tue mani, e qui un qualsiasi relitto umano aveva una possibilità di riscatto. Questo è il mito a cui si aggrappa l'America, la gloriosa giustificazione della propria storia e della propria presenza: questo forma l'intima convinzione, che ogni abitante degli Stati Uniti ha, di vivere nel paese più ricco e più potente, con la miglior forma di governo e il cibo più abbondante, abitato dal popolo più cordiale e amato della terra e dotato delle più ampie possibilità di successo. A nulla valgono le riletture del mito della frontiera, i pionieri non più eroi e cavalieri erranti ma avventurieri disposti a tutto, in grado sì di riconoscere il male ma non di evitarlo. Il mito per alimentarsi necessita di bugie, e necessita di chi abbia fede in esse: fra le Ombre Rosse di John Ford e gli Spietati di Clint Eastwood, gli abitanti dei Rockies non hanno alcun dubbio su chi scegliere.
Kanab è un comune degli Stati Uniti d'America nella contea di Kane nello stato dello Utah,. Contava una popolazione di 3.564 abitanti secondo il censimento del 2000, 3.769 secondo una stima del 2007. Viene chiamata dagli abitanti del posto "La piccola Hollywood" in quanto nel tempo è stata luogo di riprese di diversi film e serie televisive western.
|
A cura di Rino Albertarelli
Il
detto che intitola questa rapida scorsa della questione indiana
negli Stati Uniti (dalle origini alla strage di Ash Hollow) è
stato attribuito gratuitamente al generale Philip Sheridan.
I fisiocrati erano convinti - e con buone ragioni - che l’agricoltura
fosse la base stessa del benessere e del progresso. “Lasciate
che l’Europa ci mandi i suoi prodotti industriali in cambio
dei nostri prodotti agricoli”, dicevano. “L’Unione
americana deve diventare una repubblica di piccoli proprietari
terrieri, liberi da servitù, virtuosi come gli antichi romani e
felici di produrre il necessario alla vita con il loro lavoro”.
Non tutti, però, la pensavano allo stesso modo e alla lunga
furono i contrari a prevalere.
il capezzale del mio letto
QUANTO DURO' LA TORMENTOSA INVASIONE -
Nel 1755 gli Inglesi e i Francesi iniziano una guerra per
possedere la valle dell'Ohio. Anche gli Indiani partecipano a
questa guerra; gli Irochesi alleati agli Inglesi, mentre gli
Algonchini si alleano ai Francesi. La guerra termina nel 1763
(verrà così chiamata "la guerra dei sette anni") con
la vittoria degli Inglesi, siglata dal trattato di Parigi. Dal
1900 in poi,nascono associazioni sensibili ai problemi degli
Indiani che cercano di salvaguardare la cultura e la vita dei
popoli nelle riserve e nel 1934 nasce l'Indian Reorganization
Act,con il quale gli Indiani riescono ad ottenere qualche
diritto in più e vedono aumentare i territori a loro
disposizione.
NON VOGLIONO PIÙ ESSERE “AMERICANI”
I
discendenti dei fieri Lakota, i nipoti di Toro Seduto e Cavallo
Pazzo che vivono nelle grandi riserve del Nebraska, del Dakota,
NON CHIAMATECI PIU' SQUAW Di Vittorio Zucconi WASHINGTON
- Erano le prime a essere massacrate e ora sono le ultime a
ribellarsi contro l´uomo bianco che le umiliò e le violentò
nel corpo e nello spirito. Dai casinò che hanno ormai
sostituito i «tipì» e i bisonti nella grande prateria,
scendono in guerra le donne indiane e dissotterrano un´arma
infinitamente più formidabile delle asce: la parola. Questa
volte sono le donne di Nuvola Rossa, di Cavallo Pazzo, di Capo
Osceola, di Geronimo, a battersi. Le squaw sono in rivolta
contro la parola squaw perché sanno che nelle parole sta il
potere, e nei nomi che i forti appiccicano ai più deboli sta la
manifestazione della loro oppressione. Si sono stancate di
essere conosciute come squaw, un´espressione che nei primi
capoverso di un giornale per famiglie non si può neppure
tradurre. Anche se gli studiosi di lingue e dialetti originali
dei nativi dissentono e dibattono sul significato e
sull´etimologia, nell´accezione comune dare a una donna della
squaw significa |
Nonostante sia difficile confrontare e dare un valore alla bellezza dei cinque parchi nazionali dello Utah lo splendore scenico del Zion National Park "Parco Nazionale del Zion" , é indubbiamente di un'indefinibile bellezza che lascia, sia i turisti che vedono la zona per la prima volta che quelli abituali, letteralmente senza parole. Qui, nel sud-ovest dello Utah, si trova una delle bellezze naturali più imponenti del nostro pianeta, aspra e allo stesso tempo maestosa. Creato da milioni di anni di evoluzione geologica, il Zion National Park è caratterizzato da enormi lastre verticali di sabbia rocciosa che si innalzano per oltre 350 metri / 1.000 piedi da una graziosa vallata i cui campi erbosi e abissi di rocce rosse sono bagnati dal Virgin River "Fiume Virgin." Per anni, le macchine hanno potuto viaggiare lungo il Virgin River fino al Parco, e fermarsi nelle numerose aree di parcheggio e picnic. Nonostante l'accesso ai veicoli sia tutt'oggi consentito, la progressiva notorietà del parco ha reso necessaria l'istituzione di un sistema chiamato "parcheggia e cammina", a seconda del quale i turisti possono usare autobus che vanno avanti e indietro lungo tutto il parco.
Recentemente, i pianificatori del Zion National Park hanno perfezionato il sistema dei sentieri in modo da semplificare e incrementare il "contatto con la natura" ricercato da molti turisti. La sua bassa altitudine (il Parco si trova a 1.000 metri / 3.000 piedi sopra il livello del mare) e il suolo relativamente pianeggiante, consentono l'esplorazione del Zion Park sia a piedi che in bicicletta. Una nuova compagnia nella cittadina limitrofa di Springdale noleggia biciclette elettriche! La maggior parte dei percorsi "non necessitano di una guida", perciò tutto ciò che dovrete fare è godervi la passeggiata. Il centro turistico all'entrata sud del Zion National Park (e della graziosa cittadina di Springdale) è fornito di libri e depliant che descrivono la geologia, la storia, la flora e la fauna del parco; per di più potrete ottenere consigli su escursioni da fare a piedi su sentieri straordinari, sui campeggi e sulle scalate in montagna. Apprenderete, inoltre, quanto questo ambiente straordinario sia fragile ... e come aiutare a proteggerlo mentre visitate il parco. Per via della natura aspra e remota del parco e la possibilità di inondazioni nel canyon da parte del Virgin River, il turista in cerca di "avventure estreme" dovrebbe essere sempre accuratamente informato e munito del permesso adatto prima di addentrarsi nel parco.
una volta all'interno del parco, i turisti più intraprendenti, debitamente premuniti di viveri e acqua, potranno avventurarsi in uno dei numerosi sentieri. Durante i mesi estivi, cercate di iniziare le escursioni nelle prime ore del mattino perché in pieno giorno le temperature estive sono talvolta assai elevate. Indossate scarpe da tennis oppure scarpe da montagna e cercate di portare con voi un cappello e una crema solare. Non fate mai le escursioni senza una scorta di acqua! I periodi migliori per una permanenza più lunga sono la primavera e l'autunno, ma bisogna ammettere che anche l'inverno ha il suo fascino, caratterizzato da un'indefinibile solitudine, temperature pungenti e la possibilità di vedere la neve o il ghiaccio risplendere al sole sui pendii spettacolari di roccia rossa. La comunità limitrofa di Springdale ha attraversato, in questi ultimi anni, un periodo di rinnovamento il quale ha permesso la costruzione di una vasta gamma di alloggi tra cui motel di lusso tipo resort e centri per conferenze attrezzati con tutte le comodità immaginabili. Le numerose pensioni familiari con prima colazione "bed-and-breakfast" offrono un servizio personalizzato ed un carattere locale spesso richiesto dai turisti intenditori. I turisti di buon appetito apprezzeranno i ristoranti pittoreschi e intimi, i posti in cui bere l'espresso o mangiare la pizza e la possibilità di mangiare nel noto ristorante messicano. I negozi di regali e le gallerie d'arte che si trovano sullo Zion Park Boulevard (la "Strada Principale" di Springdale) renderanno la vostra passeggiata più piacevole. Il teatro cinematografico IMAX del posto presenta documentari di viaggio su uno schermo di dimensioni enormi assolutamente da vedere. In poche parole, se voi non avete visto lo Zion National Park, non avete visto lo Utah.
Virgin River
|
|
![]() |
![]() |
Benvenuti a St. George, il punto di partenza per l'esplorazione di "Dixie", nello Utah.
La
parola "Dixie" è stata introdotta durante le prime
fasi d'insediamento da parte dei pionieri Mormoni. Il capo dei Mormoni,
Brigham Young, inizialmente vi immaginò dei campi di cotone. Oggi, St.
George è una località di villeggiatura per tutto l'anno,
particolarmente per i "pensionati attivi." I primi promotori
della Camera del Commercio, lo chiamarono il luogo "dove il sole
estivo splende tutto l'anno." Per dimostrare che questo era vero, i
motel offrivano camere gratis quando non splendeva il sole! Sfortunatamente, l'offerta non è più valida. Ma il turista apprezzerà lo splendore autunnale, invernale ed estivo, particolarmente se è un appassionato di attività all'aria aperta. Per esempio, potrete praticare lo Sci alpino o nordico, oppure fare "snowmobiling" tutto il giorno nel Brian Head "Capo di Brian" (una località di villeggiatura aperta tutto l'anno a soli 90 minuti di macchina a nord di St. George) e poi potrete trascorrere il giorno seguente in pantaloncini e giacca leggera giocando a golf in uno dei magnifici e ben tenuti campi da golf di St. George. IConsigliamo il soggiorno di uno o due giorni nella comunità limitrofa di Springdale, dove si trovano caffè, gallerie e confortevoli motel e pensioni familiari con prima colazione "bed-and-breakfast," ideali per qualsiasi condizione finanziaria. Le passeggiate ed escursioni lungo il parco vi riveleranno una sorprendente varietà di ere geologiche e piante--dalle variopinte formazioni sabbiose degli alti versanti rocciosi alle piante delicate che adornano le pareti dei pendii e ai ruscelli pittoreschi che si insinuano nei canyon contorti, durante il loro corso verso il Virgin River "Fiume Virgin." Il fortunato turista invernale potrà trovare un'imprevista leggera nevicata sulle cime del Zion Canyon, nonché rocce ricoperte di ghiaccio, e alberi sotto graziose cascate. Le guide turistiche della zona organizzano passeggiate a cavallo nel Parco quasi tutti i giorni. A breve distanza da St. George si trovano altre località ben conosciute tra cui il Cedar Breaks National Monument "Monumento Nazionale di Cedar Breaks," il Bryce Canyon National Park "Parco Nazionale di Bryce Canyon" e il Grand Canyon. Altre destinazioni interessanti includono Snow Canyon State Park "Parco Statale di Snow Canyon," il settore Kolob del Zion National Park, il Virgin River Gorge "Strettoia del Fiume Virgin", il Lake Powell "Lago di Powell", e il Lake Mead "Lago di Mead." Las Vegas, nel Nevada, si trova a solo 90 minuti di macchina a sud di St. George. A St. George, e nelle vicinanze, sono presenti numerosi centri storici i quali testimoniano la presenza della cultura Mormone in questa località meridionale dello Utah. Nel sud-ovest dello Utah, l'avventura comincia a St. George.
|