Come si può fare un viaggio nel West e non vedere le Grandi Sequoie? Se siete da soli, fate appena qualche miglio in più per vedere quella più grande del mondo: il Gen. Sherman al Sequoia National Park ma, anche se più piccola, Mariposa Grove riesce lo stesso a regalare emozioni. Io sono riuscito a "rubare"ai pignoli (è il caso di dirlo) rangers americani una pigna di ridotte dimensioni. E' piccola perchè quelle normali, quando cadono al suolo fanno un gran polverone e un assodante rumore. Inoltre c'è da stare attenti ed evitare di passarci sotto al momento del loro impatto a terra. Il Visitor Center ricorda un po' Yelllowstone Park e si respira quel tipico clima da Bubu e Orso Yoghi: le panche di legno per le famigliole americane che consumano il picnic, gli scoiattoli della razza Cip e Ciop che sfacciatamente chiedono cibo, i rangers che girano sui loro mezzi e con i loro avvisi "non date da mangiare agli orsi, ecc.". Ma è tutta la valle a farti rimanere continuamente in contatto con la natura, tutto ciò che vedi qui è desisamente da cartolina di saluti. Se ci andate, troverete anche la guida in lingua italiana dove sta scritto: "Non avvicinatevi agli animali del parco, anche se all'apparenza potrebbero risultare inoffensivi. Essendo animali selvatici, per difendersi sferrano morsi che potrebbero causare problemi" (è il caso degli scoiattoli al Visitor Center). Non vi capiterà mai, invece, perchè sarete sempre "sotto controllo", di avere un incontro con quelli più "agitati". Ma nel caso incontraste un orso bruno o addirittura un puma (cito sempre quello che è scritto nell'opuscolo): .......gridate, lanciate sassi, non scappate, prendete i bambini in braccio. Nel caso tutto questo abbia un esito negativo.... combattere! |
E' il parco più incantevole e dolce, un vero paradiso...
El Capitan, a sinistra.
è una montagna degli Stati Uniti, situata nello stato della California, la sua altezza è di 2.307 metri s.l.m., la si trova nel Parco nazionale di Yosemite nella zona settentrionale della Valle dello Yosemite nel suo limite occidentale. Si tratta di un monolite granitico nel quale la sua parete verticale denominata Nose (naso) costituisce una delle più popolari sfide di alpinismo estremo al mondo. Il massiccio ricevette questo nome dal Battaglione Mariposa quando esplorò la zona nell'anno 1851. El Capitan fu considerata una traduzione approssimativa in lingua spagnola del nome locale che usavano dare i pellerossa della parete perpendicolare, trascritto come To-to-kon oo-lah o To-tock-ah-noo-lah. Non è chiaro se il nome attuale si riferisca ad un capo tribù specifico o in termini generali. In tempi recenti il nome viene spesso contratto in El cap in particolare dagli scalatori. La vetta della montagna può essere raggiunta per via escursionistica dalla Valle dello Yosemite per un sentiero che passa accanto all'omonima cascata, quindi in direzione ovest. Per gli alpinisti la sfida è costituita dallo scalare la nuda roccia a precipizio, ci sono dozzine di vie di accesso con proprie denominazioni, ma tutte lunghe ed estremamente difficili.
Yosemite National Park California
Il
Parco Nazionale dello Yosemite in California è uno dei più bei
paesaggi d'America, ricco di flora e di fauna, davvero spettacolare.
Offre ai turisti numerosissime possibilità di escursioni e soggiorni,
adatti a tutte le esigenze. La sua bellezza deriva anche da quello che le fa di contorno: “aperta ai cieli, cintata da pareti vertiginose di granito, tappezzata di verde smeraldino, ingemmata di cascate”. Questo ambiente è spettacolare in ogni stagione: in primavera perché ricoperto di fiori, in estate per la possibilità di campeggiare nel verde e nel fresco, in autunno per i colori favolosi ed in inverno per le “gioie cristalline” ed i giochi della neve e del gelo. Quattro strade principali conducono allo Yosemite, ma la più spettacolare e suggestiva è quella che arriva da sud e dal piede dei monti vi fa salire nell’aria pungente, fino ad incontrare la galleria Wawona. Superato questo tunnel è bene fermarsi un momento per contemplare il paesaggio e lasciarsi riempire di stupore dalla valle. Alla sinistra si può ammirare la parete verticale di granito di El Capitàn (massiccio di El Capitan - 2307 mt), che si alza vertiginosa e solenne, mentre a destra scintilla la Cascata del Velo Nuziale (Bridalveil Fall), che sembra davvero un nastro bianco. La Valle dello Yosemite è stata scavata moltissimi secoli fa da un possente ghiacciaio che ha lasciato in lato lungo le pareti molte altre gole oltre alla valle principale. Da queste gole minori laterali precipitano in salti allegri vertiginosi numerose cascate, che sfociano tutte nel fiume a fondo valle. Alcune cascate sono famosissime e assolutamente da non perdere! La Cascata Superiore (Yosemite Falls) sfocia in un salto di 436 metri, ribolle sulla roccia per poi tuffarsi nuovamente nel vuoto per altri 739 metri prima di colpire definitivamente la terra. La cascata cosiddetta “del Velo Nuziale”, invece, è più sottile, ma anche più ripida. Ad una certa ora i suoi spruzzi riflettono i raggi del sole in modo da formare un arcobaleno spettacolare che lascia letteralmente senza parole. La Cascata del Nastro, con i suoi 491 metri è la più alta del parco, anche se generalmente d’estate è asciutta, poiché la sua fonte principale di alimentazione sono le nevi delle vette più alte. Altre due cascate degne di nota sono quella di Vermal e quella di Nevada. Tutte le cascate sono comunque al massimo della loro spettacolarità durante la stagione del disgelo e cioè tra maggio e giugno. Le sequoie giganti (che, è bene ricordarlo, crescono anche in altri parchi della California e non solo nello Yosemite) si trovano principalmente in tre grandi zone del Parco. La sequoia gigante esercita sempre un suo fascino (forse anche solo per il nome…), è maggiore per circonferenza della sequoia sempreverde, anche se è minore per altezza. Tuttavia possono raggiungere dimensioni tali da poterci scavare all’interno una galleria per automobili o per creare al suo interno una strada a due corsie percorribile in bicicletta. La sua longevità è impressionante: può arrivare addirittura a oltre 25 secoli! Lo Yosemite però non è soltanto il luogo dei giganti (cascate e sequoie), ma anche quello delle bellezze più delicate e minute, come i numerosi fiori (quasi tutti rigidamente protetti dalla legge!), tra i quali spiccano i cornioli, le azalee, i gigli selvatici, i lupini, l’aquilegia e la famosa “pianta della neve”, tipica della California. Ricordate che tutto il Parco dello Yosemite è protetto dalla legge, per cui è assolutamente vietato (nonché segno di civiltà e buona educazione!) raccogliere anche solo un filo d’erba o, peggio ancora, andare a caccia. Lo
Yosemite deve il suo nome ad una tribù di Indiani, oggi completamente
scomparsi, che si recava in questa valle per trascorrere l’estate al
fresco in questo splendido paesaggio. Nel 1864 il Presidente Lincoln
firmò un decreto che concedeva questa zona allo Stato della California,
ma nel 1906 il decreto venne revocato e la Valle dello Yosemite passò
al governo federale divenendo, insieme ad alcune zone vicine, l’attuale
Parco Nazionale (State Park).
Mariposa Groove, l'immensa foresta delle sequoie giganti
TENAYA LAKE Nei pressi di Olmsted Point, un paio di chilometri più a Nord sulla strada 120, si arriva al Lago Tenaya. Bellissimo posto per accampare, pescare, rilassarsi, fare passeggiate in barca o farsi un bagno nelle fredde acque. Dal Lago Tenaya si possono fare diversi trekking verso il Lago May, il Lago Cathedral o l'itinerario John Muir. Posto ideale per proseguire verso il Tioga Pass.
OLMSTED POINT Questo punto panoramico si trova nella Tioga Road ed è il migliore per ammirare gli imponenti monoliti del Yosemite Park e tutta la valle. Si trova sulla parte destra della strada provenendo dal Yosemite Village.
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E torna l’incubo del sisma che 100 anni fa distrusse S. Francisco di LUIGI BIGNAMI (www.repubblica.it, 22.06.2006) POTREBBE essere uno dei più potenti terremoti degli Stati Uniti quello che si verificherà lungo la Faglia di San Andrea tra non molto, se le previsioni del geofisico Yuri Fialko dello Scripps Intitution of Oceanography a La Jolla (Usa) dovessero avverarsi. Il vero "Big One". Le sue conclusione sono da considerarsi estremamente serie in quanto sono state accettate e pubblicate dalla autorevole rivista scientifica Nature. Spiega Fialko: "La faglia sta accumulando un’energia estremamente elevata che potrebbe essere rilasciata attraverso un violentissimo terremoto". Ma quando? "Purtroppo questo non lo può dire nessuno, anche se l’appuntamento con il sisma non dovrebbe essere poi così lontano", aggiunge il ricercatore. La faglia di San Andrea corre con direzione nord-sud attraversando quasi tutta la California occidentale, passando attraverso due megalopoli, San Francisco e Los Angeles per poi fondersi con un’altra faglia più a sud, quella di San Jacinto. La crosta che sta ad ovest della faglia si muove verso nord, mentre quella che sta ad est è in movimento verso sud, un fenomeno che ha dato origine ad una faglia chiamata "trascorrente". La frizione tra le due gigantesche porzioni di roccia accumula grandi quantità di energia che quando viene rilasciata può produrre violentissimi terremoti. Il segmento della faglia che sta più a nord rilasciò la sua energia esattamente 100 anni fa, quando diede origine al ben noto terremoto che distrusse San Francisco provocando 3.000 morti, mentre il settore centrale della faglia causò un violento sisma nel 1857. Il tratto meridionale della faglia invece, non si è mosso da circa 250 anni ed è per questo che l’energia che si è caricata in questo settore è talmente elevata da far pensare ad un imminente e violento terremoto. Fialko ha studiato la faglia sia attraverso la strumentazione sistemata direttamente lungo la frattura, sia utilizzando dati raccolti da due satelliti dell’Agenzia Spaziale Europea dal 1985 ad oggi. I satelliti Ers-2 e Envisat hanno permesso di misurare i movimenti del suolo a distanze di soli 20 metri, permettendo così di avere un quadro temporale della situazione estremamente dettagliato. Le conclusioni non sono certo liete per le 18 milioni di persone che vivono lungo questo tratto di faglia. Spiega il geofisico: "Lo stress cui è sottoposta la lunga faglia (causato dalla spinta dell’Oceano Pacifico lungo la costa occidentale degli Stati Uniti) avrebbe dovuto muovere i due fianchi della frattura facendola slittare anche di 7 metri durante gli ultimi 250 anni. Ma questo non è minimamente accaduto". Se ciò fosse avvenuto l’energia si sarebbe potuta scaricare lentamente attraverso piccoli o medi terremoti, ma poiché ciò non si è verificato c’è da aspettarsi che lo scarico dell’energia sarà devastante. Aggiunge Fialko: "Anche se nessuno può dire se il terremoto avverrà domani o più in là, penso che si è comunque vicini alla fine di una fase che ha permesso un elevato accumulo di energia". Il geofisico ha previsto che il terremoto potrebbe allontanare i due labbri della faglia anche di 10 metri e sarebbe un movimento tra i peggiori mai registrati dall’uomo. Basti pensare che il catastrofico terremoto di San Francisco determinò uno scivolamento della faglia di "soli" 6,4 metri. "E’ senza dubbio una nuova evidenza che dovremo fare i conti con una storia che già conosciamo - ha sottolineato Scott Brandenberg dell’Università della California di Los Angeles- e quindi è assolutamente necessario prendere tutte le precauzioni del caso". (22 giugno 2006
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Il
rock californiano, dopo l'apparizione dei Doors e la cantante
texana, ma californiana d'elezione, Janis Joplin che si
rivolgevano ambedue al rock blues sviluppatosi più che altro nell'area
di Los Angeles, si rivolse tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70
all'area di San Francisco dove subì, invece, l'influenza del folk e il
country preesistenti in tutta la regione dell'Ovest fino alle
coste del Pacifico.
Graham Nash, al contrario, da buon inglese, era il poeta sognante del
disimpegno, le sue canzoni leziose furono molto apprezzate da Crosby
insieme al quale inciderà un disco intitolato semplicemente Crosby
& Nash. Un
buon esempio delle diverse anime del gruppo è l'album doppio Four
Way Street un live diviso in due parti distinte una elettrica
l'altra acustica. Col
trascorrere degli anni '70 la musica trasognata, ma legata profondamente
al rock, come quella di Jefferson Airplane e Grateful Dead e Quick
Messenger Service, lasciò spazio a nuovi gruppi più legati al country;
le atmosfere si rilassarono, e l'impegno politico e sociale scomparve.
E' qui l'Hotel California? di Alessandro Gandolfi In molti arrivano a Todos Santos inseguendo il mito della canzone degli Eagles. E si innamorano di questo villaggio della Baja California per le atmosfere relaxed, tra gallerie d'arte e nostalgie hippie
La
hall dell'Hotel California (foto da flickr, autore grahamwell) Sono tutti qui: turisti di passaggio e pittori locali, surfisti, galleriste messicane e compratori dal dollaro facile. Alla band mancava il bassista e così in mezzo al palco (tutto statunitense) spicca Alberto Poli, 36 anni, bolognese: "Mi è scoppiato il mal di Baja tre anni fa", spiega in una pausa del concerto, "e così ho deciso di rimanere a vivere in Messico. Stile e ritmo di vita sono quelli che fanno per me". Alberto ha aperto un piccolo albergo, il Sole Caliente, quattro belle casette a due passi dal Pacifico nelle quali gli capita di ospitare anche registi e produttori hollywoodiani. In una di queste alloggia Stefano, un ragazzo sardo che investe a Todos Santos nella costruzione di immobili. È lui, seduto al bancone del bar, che mi spiega come "i californiani stiano fuggendo da Los Angeles e San Diego dove i prezzi delle case sono aumentati troppo. Scendono nella Baja, acquistano terreno e si costruiscono le loro ville sul mare. E Todos Santos è una delle mete più richieste". Perché proprio Todos Santos? Questo sonnolento villaggio di quattromila anime tagliato in due dal Tropico del Cancro gode di un microclima eccezionale. A due chilometri dal mare, è un'oasi rigogliosa circondata da palme e piante di avocado dove l'acqua scende dalla vicina sierra La Laguna. Per questo, abbandonata la caotica Cabo San Lucas invasa da ragazzotti americani in preda al "trip messicano" (fenomeno che risale ai tempi del proibizionismo per il quale appena superato il confine gli yankee si sentono legittimati a ubriacarsi e a fare casino), Todos Santos è diventata la nuova San Diego South: la (discreta) residenza di artisti e creativi, di produttori e musicisti (Bono Vox per esempio, Peter Gabriel, Flea dei Red Hot Chili Pepper) che vengono qui appena possono. Per godere di quel clima da frontiera - i ritmi lenti, le strade non asfaltate, le spiagge deserte - che non è mai scomparso del tutto. |
Iimmersa tra chilometri quadrati di vigneti, è comoda come base di partenza per visitare due tra i più famosi parchi naturali della California, il Sequoia National Park (dove ci sono le sequoie, e quindi gli esseri viventi, più grandi e vecchi del mondo) e lo Yosemite National Park. E' una città sede della contea omonima, nella zona centrale dello stato della California. Con 471.000 abitanti è la città più grande della Valle Centrale e la sua area metropolitana è la sesta per grandezza di tutta la California, con circa 1.000.000 di abitanti. Fresno è la città più vicina al Parco Nazionale di Yosemite che si trova a meno di 100 km a nord della città, ed è anche il punto di accesso verso altri due parchi di fama internazionale che si incontrano dirigendosi ad ovest verso la Sierra Nevada: il Sequoia National Park e il Kings Canyon National Park. Il Sequoia National Park si trova poco a sud rispetto al parco nazionale di Yosemite, nella parte centrale dello Stato della California, poco distante dal confine con lo Stato del Nevada e dalla Death Valley. Come si può facilmente dedurre dal nome le principali bellezze naturali di questo luogo e le sue maggiori attrazioni sono le magnifiche sequoie secolari (si ricorda il maestoso General Sherman Tree, tra le sequoie più grandi del pianeta). Il clima della zona è molto rigido in inverno, quando i percorsi sono innevati, per questo motivo è consigliabile recarsi qui nel periodo estivo, quando le temperature sono più miti e permettono di godere appieno di questo spettacolo della natura. Per l’alloggio vi sono dei motel ben organizzati, prenotabili preferibilmente in largo anticipo. Vi sono servizi per i turisti nel territorio come alimentari, bar e ufficio postale.
Fresno La Silicon Valley è il fulcro dell'industria informatica californiana. Le tenute vinicole in California non sono solo uno status symbol, ma producono anche vini rinomati. Nel 2005 solo sette nazioni al mondo avevano un PIL più importante di quello californiano. Nonostante l'immagine di Stato assolato e meno ligio al dovere rispetto a quelli della Costa Orientale del paese, il 13% del PIL statunitense viene prodotto in California. Certe zone o regioni della California sono anche fortemente identificate con una tipologia di prodotti, come Hollywood (cinema, televisione), la Central Valley (agricoltura), la Silicon Valley (alta tecnologia), oltre alle regioni vinicole, come Santa Barbara e la Wine Country nella parte settentrionale dello Stato. Le attività economiche principali sono l'agricoltura (frutta, verdura, allevamento, vino), l'industria aerospaziale, l'intrattenimento (televisione, cinema, musica), l'industria elettronica (informatica, microelettronica) e quella di beni di largo consumo. Nel 2003 il reddito pro capite ammontava a 38.956 dollari, all'undicesimo posto negli Stati Uniti. Il reddito, peraltro, varia molto a seconda della regione e della professione svolta dai soggetti. La Central Valley ha le maggiori disparità, con molti immigrati che lavorano nelle fattorie e guadagnano meno del salario minimo. La San Joaquin Valley è considerata una delle zone più depresse degli Stati Uniti, assieme alla regione degli Appalachi. Molte aree costiere sono tra le più ricche del paese. È il caso di San Francisco e della Marin County. I settori tecnologici della California settentrionale, ad esempio nella Silicon Valley, che si estende sul territorio delle contee di Santa Clara e San Mateo, stanno risollevandosi dopo lo scoppio della bolla delle dotcom avvenuta all'inizio del secolo che, nella sola parte settentrionale dello stato, hanno causato la perdita di oltre 250.000 posti di lavoro.
Fresno (36,8°N) ha temperature un po' più alte, ma non in inverno: gennaio 7,6°/3,0°/12,2° (dicembre è leggermente più freddo), aprile 16,2°/8,5°/23,9°, luglio 27,7°/18,3°/37,0°, ottobre 18,4°/10,3°/26,5°, anno 17,3°/10,0°/24,7°. Più lontana, rispetto a Sacramento, dal "pertugio" della Baia di San Francisco, questa città vede aumentare la continentalità, con escursione stagionale oltre i 20° e giornaliera che in estate li sfiora, e all'opposto minime invernali spesso negative nelle notti serene. Piogge ormai scarse: 269 mm/anno, solo 16 da maggio a settembre (0 in luglio), 215 da novembre a marzo (50 in gennaio), 25 in aprile, 13 in ottobre.
La California è la principale fonte di prodotti agricoli degli Stati Uniti. La combinazione di favorevoli condizioni climatiche e di abbondanti risorse naturali fa sì che la California produca oltre 250 raccolti diversi. L'80% del vino nazionale proviene dalla California.
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