Chi non ha mai sentito o
letto la frase "Coast to Coast"?
Frase mitica, e mitico rimane anche il proposito di attuarla. Si dice, si
dice e poi non si fa mai.
Anch'io lo dicevo da tempo, finchè un
giorno l'ho chiesto alla mia coscienza "Signora, che faccio.... parto o no?"
e lei mi ha risposto
"Dai Mimmo, l'America ti aspetta. Per quanto l'ami te la
meriti... anche perchè così non rompi più le scatole!"
Così
mi sono finalmente
deciso a realizzare questo antico desiderio.
Purtroppo non ho potuto percorrere
la leggendaria Route 66,
il
"mito sottoforma di asfalto" che parte da Chicago e arriva
a Los Angeles dopo aver tagliato in due l'America". Se
fossi stato da solo mi sarebbe piaciuto incrociare quei pochi tratti
rimasti asfaltati, perdermici
su una malandata Corvette cabrio presa a
noleggio o in sella a una Harley Davidson e magari alloggiare in un
infimo Motel a Oklahoma City. Tutte fantastiche intenzioni per
le quali occorre avere incosciente
spirito giovanile, spensieratezza e la follia dei vent'anni, speciali requisiti che ormai non posseggo più.
Però sono arrivato in tempo per assaporarla lo
stesso, di riflesso, e questo già mi basta perchè mi metto nei panni di
coloro che anelano desideri ancora irrealizzati ed io, in un
certo senso, sono un privilegiato. La Road '66 l'ho sfiorata, annusata, comodamente in pullman e dritto dritto verso la parte più
affascinante degli Stati Uniti: la West Coast!
Perchè
questa mia passione? Perchè
io appartengo a una generazione cresciuta a vedere i film di James
Stewart in soggiorno assieme a tutta la famiglia, ma anche a Pop Corn e Tex Willer, a
Chewing Gum e Rin Tin
Tin, a Coca Cola e Bonanza e tutti questi autentici simboli yankees - allora
come oggi - li hanno infilati nelle nostre ingenue testoline mentre guardavamo una Tv dei Ragazzi piena di Yoghi e Bubu, Braccobaldo e
cartoons di Hanna & Barbera. Per noi ragazzini erano
quei pochi programmi (selezionati da due soli tasti imbrattati dalla
nostra Nutella) a costituire le nostre uniche, piccole pagine di "cultura americana". Quei fogli illustrati di storia, cinema, televisione, musica, gossip e
letteratura, col tempo sono stati poi scarabocchiati da certi Dylan, Steinbeck,
Elvis, Kerouac, De Niro, Pivano, Baez, ecc, diventando parte
fondamentale della nostra educazione giovanile, a
tal punto da renderci un po' tutti affetti da
questa sorta di "sindrome di Moriconi". Ecco,
questo è il risultato
di quella "formattazione cerebrale a cinque stelle".
Ma
ai giorni nostri anche Nando si sarebbe trovato in difficoltà. Quanto
sono lontani quegli americani che giravano a Via Veneto con le loro
camicie hawayane! Con Internet e la Tv satellite oggi sappiamo quasi
tutto degli Stati Uniti, ci aggiorniamo con le loro news e guardiamo i
loro Show in diretta. Basta collegarci con Youtube, digitare la
parolina Golden Gate e farci un giro sotto il famoso ponte. Ecco
perchè, rispetto a quarant'anni fa, oggi l'America è molto più vicina
a noi.
Ai nostri tempi si immaginava, e basta. E si amava a priori,
senza sapere o vedere niente.
Sfido chiunque a dirmi
che non ha mai desiderato gli States. E' un sogno che viene custodito gelosamente in
un cassetto per tantissimo tempo e che non riveliamo mai a nessuno perchè un po'
ce ne vergogniamo, anche per evitare di sentirci dire "tu
vo fa l'americano!" Ma nel caso si riuscisse a staccare
il biglietto per metterci il piede sopra, si superano all'istante tutte
queste sciocche inibizioni e tutto diventa un ricordo incancellabile, un sicuro investimento nella banca delle proprie rimembranze.
Magari
gli altri saranno altrettanto indimenticabili, ma questo non è un
viaggio qualunque come gli altri. Questo è IL VIAGGIO.
Questo Speciale era nato come un pro-memoria da
consultare all'estero grazie alla grande quantità di informazioni che
conteneva. Oggi, arricchito dalle mie foto di viaggio, è diventato una
piccola guida sugli USA e sarà invece utile per chi, leggendolo
o guardandolo, farà più di un pensierino appena disconnesso da questo
portale.
Arriva per tutti, prima o poi, il momento di aprire il cassetto dei
sogni. Anche per me, meglio tardi che mai,
era giunta l'ora di impugnare
la tanto anelata maniglia, tirarla all'indietro verso di me e scoprire finalmente
che c'era all'interno....
Se volete,
quello che ho trovato dentro lo faccio vedere anche a voi. Venite con me.
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