Ognina è uno dei quartieri più affascinanti di Catania, ma in pochi se ne accorgono, ammorbato com’è dal traffico, a causa di un’uscita della circonvallazione che vomita in continuazione automobili proprio in uno dei suoi angoli più suggestivi, un porticciolo turistico sovrastato da un lungomare poco curato ma potenzialmente bellissimo. Un vero spreco di bellezza, dato che chi passa non viene incoraggiato a fermarsi e a vivere il quartiere, in cui si trova un piccolo ma delizioso Museo del Mare e interessanti beni culturali e storici. A non farsi scoraggiare sono invece i veri intenditori o i semplici appassionati di gastronomia popolare che sanno della presenza nel quartiere di un fenomeno davvero caratteristico, una sorta di ristorazione di strada diffusa, collocata nel cuore marinaro di Ognina, piazza Mancini Battaglia. Qui, a distanza di pochi metri uno dall’altro, ci sono due esercizi di ristorazione che permettono di fare una magnifica quanto singolare esperienza di cibo consumato per strada. Il primo è anche il motore principale di questo fenomeno: Frutti di Mare da Nitto. E’ un ibrido tra un negozio di pescivendolo specializzato e una ristorazione a sua volta sospesa tra street food e take away. Al suo interno, in alcune piccole vasche, si agitano ancora vivi i frutti di mare tipici del territorio: vongole, fasolari, cozze, telline. Talmente freschi che ti spruzzano l’acqua addosso mentre gli giri intorno. La prima possibilità è quella di prendere un bel piatto di crudo di pesce da consumare sul posto, magari delle croccantissime patelle con sopra una spruzzata di limone. Il limone è una materia prima presente a chili in questo locale, insieme all’immancabile prezzemolo. A questo punto ci si può avvicinare al banco della gastronomia dove si trovano parecchi preparati, alcuni già pronti al consumo, altri da cuocere. Il massimo però è farsi preparare un piatto di pasta espresso ai frutti di mare, rigorosamente in bianco. Bisogna augurarsi di avere la fortuna di capitare qui uno di quei rari giorni in cui si trovano i fimmineddi. Si tratta di una rara tipologia di frutti di mare, simile a una vongola, ma immensamente più dolce e carnosa. Quasi nessuno la pesca, per la difficoltà di reperimento. Quando capita che li trovino, basta esporli sui banconi e i fimmineddi spariscono in un attimo, perché gli amatori non se li fanno sfuggire. E adesso viene il bello. Se volete mangiare tutto caldo senza muovervi da lì, ecco che i gestori del locale vi faranno attraversare la strada grazie a un provvidenziale semaforo pedonale…… facendovi raggiungere il marciapiede dalla parte opposta della carreggiata, dove apriranno un tavolino e delle sedie di legno e vi faranno accomodare, proprio davanti al mare. Impossibile immaginare qualcosa di più bello e frugale allo stesso tempo. Dimenticherete così le migliaia di auto che vi staranno scaricando addosso i loro gas a un passo da lì, talmente sarete rapiti da uno scorcio di Catania che ci si perde solitamente, passandoci distrattamente in preda al tran tran quotidiano. Intanto il personale di Nitto vi porterà l’antipasto che avrete selezionato, profumato come il mare che avete sotto gli occhi. Poco dopo seguirà un fumante e abbondante piatto di pasta cotto alla perfezione, da consumare in due persone, vista la quantità. Tutto da mangiare alla buona, dentro vaschette di alluminio e con posate di plastica, ma con una felicità che i poveracci che frequentano i ristoranti stellati non potranno mai capire. Finito il lauto pasto, basta fare letteralmente due passi e ci si imbatte, sempre nella stessa piazza, nella strepitosa pasticceria Quaranta, a detta di tanti la migliore di Catania. I gelati? Strepitosi, soprattutto quelli alla frutta territoriale, come il mandarino, esaltante. Le paste? Eccezionali, soprattutto quelle alla frutta anch’essa locale, come i pasticcini alla Fragola De.Co. di Maletto, inconfondibile per aspetto e bontà superiore. Anche il resto è eccellente, dalle torte ai dolci alla ricotta, dalla pasticceria secca ai semifreddi.
A questo punto, senza essere andati in alcun ristorante, avrete mangiato magnificamente prodotti di lusso in un contesto splendido, dal primo al dolce tutto ottimo, ma spendendo pochissimo. Sarà quindi tempo di fare ancora due passi per il lungomare, dove scorgerete i panni stesi di una clochard che si è stabilita in zona…… o gli immancabili gatti randagi intorno a un’edicola votiva…… vi ricorderanno quale sia la vera anima popolare di Catania, la stessa che avrete appena gustato tra un take away e una pasticceria, ma che fareste molta fatica a trovare in un ristorante convenzionale della città. Perché sulle strade del cibo di Catania tutti hanno diritto di cittadinanza. Ci puoi vedere i meno abbienti che vogliono spendere poco seduti a un passo da una tavolata piena di manager in giacca e cravatta, tutti con l’aria soddisfatta che mangiano le stesse cose. A Catania, la vera giustizia sociale, la fa (soltanto) il mangiare di strada. http://www.storienogastronomiche.it/ognina-catania-pesce-dolce-ristorazione-diffusa-per-strada/
Canta Ognina bedda 'nzemi a mia, tutti li pisciteddi di lu to mari, ca sutta di 'sta luna spicchiulìa 'nzemi a lu cantu di li marinari, ca pìscunu cantannu canzuneddi di' pisci ca tu teni l'occhiu beddi ppi opi e munaceddi, màuru e curaddina, ppi mìnnuli e pateddi di tutti si' riggina.
I DUE RIVALI DEI FRUTTI DI MARE
IL PESCE DI CATANIA
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